Passeggiate a Pinzolo e Dolomiti del Brenta

Lago di San Giuliano foto di Fabrizio Puccini, Archivio Parco Naturale Adamello Brenta

PASSEGGIATE A PINZOLO, CADERZONE TERME, MADONNA DI CAMPIGLIO

Vi segnaliamo alcune delle passeggiate più suggestive, e vicine al nostro Hotel Palazzo Lodron Bertelli, tra suggestivi laghetti, cammini spirituali e percorsi tra arte e natura.

 

I LAGHI ALPINI DI SAN GIULIANO, GARZONE’ E VACARSA

Panoramica escursione ad anello, di grande soddisfazione. Si sale direttamente da Caderzone Terme fino alla località Pozza delle Vacche (1.485 mt) dove si parcheggia. Da qui attraverso il sentiero n. 221 si sale a Malga Campastril (1830 mt) e quindi al lago di Vacarsa. Si sale ancora fino al punto più alto “Bochet de l’Acqua Fredda” (2184 mt), fra una ricca vegetazione arbustiva, con prevalenza di mirtillo nero, mirtillo rosso e rododendro, si arriva all’incantevole conca glaciale che ospita, uno accanto all’altro, i due laghi Garzonè e San Giuliano. Nei pressi del laghetto di San Giuliano, a pochi metri dall’antica chiesetta, sorge il rifugio San Giuliano (1960 m), aperto nella stagione estiva.

In prossimità del lago di San Giuliano si trova la chiesetta-santuario dedicata a San Giuliano.

La leggenda narra che il Santo, protettore dai morsi dei serpenti, vi si ritirò per tutta la vita.

Si ritorna poi al parcheggio attraverso il sentiero n. 230 per Malga S. Giuliano (m. 1941) e Malga Campo (m. 1734).

Alternativamente l’escursione può essere affrontata in senso antiorario (cioè verso destra), partendo dalla località “Poc dali Fafc” per Malga Campo.

CAMMINO DI SAN VILI

Il cammino spirituale prende il nome da San Vigilio, Vescovo e Patrono di Trento che, secondo la leggenda, lo percorse nella sua opera di evangelizzazione nel IV secolo d.C.. Il Cammino, che va da Madonna di Campiglio a Trento passando per Caderzone, costeggia lo spettacolo mozzafiato delle Dolomiti di Brenta, incontra paesaggi naturali meravigliosi e attraversa affascinanti paesi con antiche tradizioni e gustosi prodotti tipici. Il nostro Albergo è convenzionato per i camminatori di San Vili.


PIANA DI CURIO e il SENTIERO DELLE STALLE

Dal centro di Caderzone Terme, proseguendo verso nord lungo la provinciale, prima di attraversare il ponte sul Sarca, una strada che si stacca sulla sinistra porta nell’ampia zona agricola detta “piana di Caderzone” o “piana di Curio” che riceve il nome dall’antico maso.

Il percorso inizia dalla fontanella in granito nei pressi dell’Hotel Rio, lungo la strada asfaltata sulla destra si entra nella grande piana tutt’oggi destinata al pascolo e all’allevamento a stabulazione libera: l’origine è da attribuire al riempimento alluvionale di un antico lago che occupava gran parte dell’alta valle. Nella pianura si concentra l’economia agricola di Caderzone Terme: possiamo ammirare vecchie case agricole caratterizzate da possenti murature e sovrastrutture lignee per conservare il fieno come il Maso Curio, testimonianza dell’architettura agricola rendenese che risale al XIV secoloProseguendo tra rustici e masi (dove si scorgerà sulla sinistra il “dimenticato lazzaretto”), in prossimità della passerella in legno s’imbocca la pista ciclabile per Pinzolo. Fiancheggiando poi il fiume Sarca lungo la ciclabile si torna a Caderzone Terme.

 


SANTUARIO DELLA MADONNA DEL POTERE (Carisolo)

Proseguendo per la ciclabile, in prossimità della Casa di Riposo Collini, ci si immette a sinistra sul ponte e si prosegue in direzione del Campo da Calcio di Carisolo. Superato il Campo da Calcio si arriva al Piccolo Santuario della Madonna del Potere, costruito tra il 1804 e il 1825 a partire da un’edicola affrescata risalente al XVI secolo.


CHIESA DI S. STEFANO (Carisolo)

Dal parcheggio della Chiesetta della Madonna del Potere si segue brevemente la stradina asfaltata a fianco della chiesa per imboccare il sentiero a destra dove inizia il percorso della via crucis che porta alla splendida Chiesa di S. Stefano. Il sentiero prosegue fino a incrociare la strada acciottolata, che porta verso la Chiesa arroccata su una rupe granitica, che domina l´imbocco della Val di Genova.

Nel percorso, che si articola all’interno del castagneto centenario, saranno sempre visibili le affascinanti stazioni della via crucis.

La facciata esterna è interamente affrescata con splendide pitture di Simone Baschenis che, con la sua Danza Macabra, ha immortalato la Morte che ammonisce chi è ancora vivo e i sette peccati capitali. All’interno Baschenis realizzò nel 1534 il grande affresco di Carlo Magno, che dona grande pregio artistico alla chiesetta. La leggenda racconta che prima di arrivare a Pinzolo, Carlo Magno vide una chiesetta isolata su uno spuntone di roccia, vi si diresse e vi lasciò un documento con il racconto delle sue imprese.
Da non perdere inoltre la Chiesa di S.Vigilio di Pinzolo con la sua Danza Macabra sulla parete esterna e la Chiesa dedicata a S. Antonio Abate presso la località Pelugo anch’esse affrescate dal Baschenis.


EREMO DI S. MARTINO (Val di Genova – Carisolo)

Dalla Chiesa di S. Stefano a destra, proprio di fronte alla fontanella, si imbocca una strada sterrata più ripida che porta sulla strada asfaltata della Val di Genova, in località La Prisa. Attraversata la strada, si imbocca il sentiero segnato sulla destra che porta all’Eremo di S. Martino, a 1226 mt di quota. L’Eremo è noto per la leggenda popolare che lo vedeva abitato da uno degli ultimi eremiti: secondo la fantasia popolare l’eremita viveva del pane che gli portava un orso mansueto e la sua morte fu annunciata miracolosamente dagli avornielli (fiori di maggiociondolo) che fiorirono a gennaio. Itinerario dal grande fascino soprattutto nei mesi primaverili ed autunnali quando il bosco indossa colori intensi e vivaci. Il sentiero è panoramico e non presenta particolari difficoltà, se non un paio di tratti un po’ esposti, ma ben protetti da cordini.